Pubblicità
L’illustrazione, come medium comunicativo, ha un campo di
“utilizzo” ampio e diversificato: dall’editoria alla pubblicità di
prodotto, dalla comunicazione sociale alle segnaletiche di servizio,
e così via.
L'attività del grafico quindi si confronta costantemente col
problema di identificare ed esprimere l'intento comunicativo del
committente, sia istituzionale che privato.
Nel primo caso, si vendono servizi di tipo “culturale”: il grafico
deve interpretare, la “filosofia” della committenza riguardo
progetti o problemi di utilità collettiva quali ambiente, trasporti,
associazionismo, sicurezza, cultura ecc. In quanto la committenza
pubblica è strumento di trasmissione di opinioni, oltre che
professionalità e creatività al grafico è richiesta una conoscenza
intellettuale delle problematiche comunicative sui grandi temi, uno
stile di pensiero non ideologicamente preordinato, un'adattabilità
al profilo dei connotati etici della committenza, capacità
interpretativa nella impostazione comune dei comportamenti
comunicativi.
Nel secondo caso, il grafico deve, mediante le immagini, “vestire”
il messaggio da veicolare, che nel caso del privato è in definitiva
finalizzato alla propaganda del prodotto. Tuttavia, l’illustrazione
non è fine a sé stessa: in quanto la “corporate identity” è
l’immagine che ditte, enti o società danno di sé attraverso la
struttura estetica degli stampati, della pubblicità, della
segnaletica e del design dei prodotti, anche l’illustrazione deve
essere considerata come parte integrante dell’immagine coordinata
dell’azienda, e quindi parte non secondaria del processo
comunicativo globale.
Galleria Foto
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